Ogni anno più di 90 mila italiani (90.660) malati di tumore sono costretti ad andare in un'altra regione per curarsi.
"Le reti sono una grande occasione per la presa in carico del paziente oncologico, che di fronte ad una diagnosi si sente spesso solo. Realizzare innovazione organizzativa nelle reti significa garantire al paziente un percorso di cura globale e multidisciplinare, percorsi diagnostico-terapeutici definiti.
Porre il paziente al centro significa farsi carico della persona e degli aspetti sociali oltre che di quelli strettamente sanitari", spiega la senatrice Emilia Grazia De Biasi, Portavoce di All.Can Italia.
Sandro Pignata, coordinatore scientifico della Rete Oncologica Campana (ROC) conclude: "La frammentazione regionale e la migrazione sanitaria incidono negativamente sulla qualità di cura e sulla sostenibilità finanziaria del sistema sanitario regionale. Per potere agire in modo efficace, le reti devono prevedere l'attivazione di una piattaforma informatica, indispensabile per governare la domanda e l'offerta oncologica del territorio".
Tumori, ogni anno 90mila italiani lontano da casa per curarsi
La sfida di estendere le reti oncologiche a tutto il Paese