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Scomparsa cordoni, genitori italiani domani in Polonia

Alla FamiCord 98% campioni; 2% in Svizzera, Olanda e Portogallo

Scomparsa cordoni, genitori italiani domani in Polonia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 NOV - Un gruppo di genitori, tutti avvocati, con il supporto di esperti e del ginecologo Fabrizio Cerusico, dell'università Sapienza di Roma, sarà in Polonia venerdì 29 novembre per visitare i laboratori del gruppo FamiCord, azienda che dovrebbe conservare le cellule staminali di 350 mila famiglie europee, di cui oltre 15 mila italiane, trasferite e stoccate a Varsavia poco prima del fallimento, nello scorso agosto, della svizzera Cryo Save AG; il 98% dei campioni sarebbe stato messo in sicurezza nei laboratori polacchi, mentre il restante 2% è conservato tra Svizzera, Olanda e Portogallo.
    Le famiglie avevano affidato le cellule staminali per la crioconservazione per 19 anni pagando un corrispettivo di circa duemila euro; in Italia non è consentita la raccolta e la conservazione del sangue cordonale per i propri congiunti, ma solo la loro eventuale esportazione presso strutture all'estero; è permesso invece il cosiddetto uso allogenico, presso strutture pubbliche specifiche, da donatori compatibili.
    La visita alla più grande banca di cellule staminali in Europa è stata concordata tra un genitore italiano e l'amministratore delegato della FamiCord, Jakub Baran, nell'incontro organizzato ad Arese (Milano) lo scorso 10 novembre dall'avvocato milanese Massimiliano Seregni, per "chiarire - spiega a nome dei genitori - le modalità di accesso, trasporto e stoccaggio dei campioni biologici. Attività avvenute senza informare preventivamente i genitori per ottenerne il consenso e rispondere ai molteplici interrogativi sulla vicenda emersi in questi mesi, tra cui quello del trattamento dei dati sensibili, trasferiti anche loro in maniera anomala a varie società".

Scopo della visita a Varsavia è dare seguito agli impegni presi ad Arese dall'azienda polacca: stabilire le modalità per far eseguire una verifica tramite test del Dna sui campioni, visionare il contratto Famicord-Cryo Save, siglato lo scorso febbraio, che dà titolo allo stoccaggio ai polacchi, discutere le condizioni di un eventuale nuovo contratto, a titolo gratuito, che i genitori dovrebbero stipulare con FamiCord e che dia ampie garanzie in merito alla libera scelta sulla destinazione dei campioni. Le prime informazioni sulla vicenda erano arrivate ai genitori con due mail inviate dalla Cryo Save nei mesi scorsi: nella prima si faceva riferimento ad alcune trasformazioni societarie, nella seconda si comunicava l'avvenuto trasferimento delle cellule staminali in Polonia. Tale comunicazione aveva generato dubbi tra i genitori sull'effettivo trasferimento delle cellule staminali nei laboratori di Varsavia. Nell'incontro di Arese è emerso che quattro tank contenenti cellule staminali sono stati lasciati in Svizzera, dove sono in corso indagini con procedimenti anche penali. Un altro tank è invece rimasto in Olanda, presso l'azienda Linde Ag che forniva azoto liquido alla Cryo Save insolvente; altri campioni prelevati quest'anno sarebbero stati stoccati in Portogallo senza che ne venissero informati i genitori. Inoltre è emerso che un'altra azienda, la CSG bio, afferma di essere la responsabile della conservazione dei campioni in virtù di un accordo stilato con Cryo Save prima del fallimento. Intanto dallo scorso settembre la Famicord sta procedendo alla verifica dei contenitori con il materiale biologico per correlare i contratti con i campioni rinvenuti "perché - si legge in una mail inviata ai genitori - il database fornito da Cryo Save è tutt'altro che perfetto e non aggiornato". Ad alcuni genitori sono arrivate le comunicazioni via email circa l'avvenuta individuazione nei laboratori di Varsavia del campione corrispondente al contratto stipulato con Cryo Save. "Molti genitori sono invece in attesa di una risposta - ha spiegato l'avvocato Seregni - e ad oggi nessuno è a conoscenza dei dati relativi alla vitalità delle cellule ed alla reale corrispondenza biologica del campione rispetto al Dna dei bambini. Considerata la delicatezza della materia, che riguarda un patrimonio genetico senza precedenti, e la situazione di default in cui versava la Cryo Save, queste informazioni sono indubbiamente fondamentali". 

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