"Gli operatori del 118 hanno lavorato in condizioni di pericolo, senza dispositivi di sicurezza, moltissimi sono rimasti contagiati, altri - tra medici, infermieri e soccorritori - sono morti anche in giovane età lasciando famiglie e bambini piccoli. Il Dl Rilancio non ha destinato neanche un euro all'emergenza urgenza".
"A questa drammatica maxi-emergenza, il Sistema di emergenza territoriale 118 nazionale ha risposto ovunque in modo assolutamente intensivo, definito dai cittadini stessi eroico", dice Balzanelli, "siamo la prima linea di tutela e fronte di sbarramento alla diffusione del contagio". E ricorda che sono proprio gli operatori del 118, che ha un bisogno assoluto di essere potenziato, che prendono in carico i pazienti sospetti, annullando le distanza per visitarli, direttamente nei domicili, nelle case di cura, "stabilizzando pazienti con le funzioni vitali a rischio, aspettando tempi anche enormi per la presa in carico da parte dei reparti ospedalieri ed eseguendo direttamente i tamponi, quando non rientrerebbe affatto nei compiti del 118 farli". Il presidente del 118 mette poi in evidenza i momenti altissimi di tensione, di pericolo aggiunto inaccettabile per aver dovuto operare per troppo tempo, in condizioni di mancanza di dispositivi di protezione individuali o di completa inadeguatezza. E conclude: "Chiunque è stato individuato come soggetto istituzionale beneficiario di finanziamenti agli atti del governo nazionale, anche chi non era impegnato sul territorio in prima linea contro il Covid-19, tranne il 118. Abbiamo rischiato la vita tutti insieme, e nello stesso modo. Se vi è un riconoscimento, è sacrosanto che vada corrisposto a tutti".
Balzanelli, il 118 escluso da Dl, neppure un euro all'emergenza
"Operatori contagiati e morti, ma sistema urgenza ignorato"