L'Ue si prepara ad una nuova stretta sull'export dei vaccini verso il Regno Unito. Alla vigilia del verdetto dell'Agenzia europea del farmaco sulla sicurezza del siero anti-Covid di AstraZeneca, che si attende positivo seppur magari condizionato ad avvertenze per soggetti a rischio, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen si è detta pronta ad "usare ogni strumento" per ottenere reciprocità e proporzionalità nelle esportazioni degli immunizzanti.
Intanto oggi è il giorno della verità per AstraZeneca, quando nel pomeriggio gli esperti dell'Ema, probabilmente in una conferenza stampa dal quartier generale di Amsterdam, daranno il loro parere sul siero della casa anglo-svedese dopo lo stop cautelativo alle somministrazioni in oltre 16 Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ai casi sospetti di trombo-embolia. L'attesa per il responso nelle capitali, a partire da Roma, è fortissima. Ma i segnali appaiono incoraggianti. L'Oms ha ribadito che "il numero di eventi gravi verificatisi a seguito di vaccini contro il Covid-19 è stato estremamente basso rispetto ai milioni di inoculati. E' importante che le campagne di immunizzazione continuino".
Sulla stessa linea il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù. "Il rapporto rischi-benefici per il vaccino di AstraZeneca è nettamente a favore dei benefici", ha evidenziato. "Si può attendere che l'Ema dia una nota di avvertenza" perché "se ci sono soggetti femminili che hanno avuto trombosi, andranno studiati. Soprattutto le donne che prendono la pillola, un farmaco pro-trombotico" o comunque soggetti a rischio, verso cui occorrerà avere "maggiore attenzione". Nel Regno Unito, i casi di trombosi cerebrale più rari individuati sono stati tre su oltre 11 milioni di persone sottoposte al siero di Oxford, "nessuno dei quali mortale". Si tratta di casi analoghi ai 7 segnalati per primi in Norvegia e poi a quelli in Germania, la cui comparsa ha indotto l'effetto a catena dello stop alle immunizzazioni. Per gli esperti britannici, che in queste ore si confrontano con i colleghi dell'Ema, la quota è talmente bassa da suggerire "una coincidenza e non un rapporto di causa effetto". "Ho fiducia in AstraZeneca e nell'Ema", ha commentato Von der Leyen, sarà "tutto chiarito". E mentre anche Boris Johnson ha annunciato che si farà vaccinare proprio con il siero di Oxford, Downing Street è tornata a respingere le accuse di restrizioni all'export. Il Regno Unito sta "rispettando il suo impegno", ha ribadito un portavoce di Downing Street, "ci aspettiamo che l'Ue" faccia altrettanto.
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