Isolamento domiciliare, impossibilità di vedere le espressioni del viso dell'interlocutore, assenza di fisicità, stravolgimento della routine: il Covid-19 ha radicalmente peggiorato la vita di chi soffre di autismo, condizione che in Italia colpisce circa 80.000 persone, mentre 270.000 hanno una diagnosi di disturbi dello spettro autistico.
A fare il punto, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull'Autismo che si celebra il 2 aprile, è la Federazione dei Logopedisti Italiani (Fli), figure chiave in grado di aiutare a stimolare abilità fondamentali per la crescita.
"A causa della pandemia la persona con autismo si è trovata catapultata in un mondo in cui sono cambiate le modalità interattive - spiega Sara Isoli, docente di logopedia all'Università di Verona e Padova -. Pensiamo solo alla mancanza di contatto fisico, o alla necessità di interagire con la mascherine, privando il paziente di un importante canale comunicativo come quello della lettura delle espressioni.
Inoltre si sono modificate routine quotidiane: apertura e chiusura di scuole; spazi resi inaccessibili; interruzioni delle terapie e degli sport; lunghi periodi di isolamento a casa". Per questo nei periodi di lockdown si sono verificati anche diversi casi di regressione. "I disturbi legati all'autismo spesso si accompagnano a selettività alimentare - aggiunge Tiziana Rossetto, presidente Fli - ovvero al rifiuto di alcune varietà dei cibi, per via della loro consistenza, gusto, odore, colore, forma. Nei periodi di confinamento domestico molti bambini sono tornati a mangiare un numero minore di cibi, perdendo competenze faticosamente conquistate". In questo contesto, il logopedista ha svolto un ruolo importante nel sostenere le famiglie. Ma ha anche dovuto adattare il proprio intervento alle restrizioni dovute alla pandemia, attivando forme di tele-riabilitazione in equipe multidisciplinare.
"Il palazzo di Montecitorio si illumina di blu anche quest'anno per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla realtà dell'autismo. Un segno di partecipazione ancora più importante in questa fase storica, in cui la crisi sanitaria continua a pesare in modo ancora più evidente sui soggetti più fragili della società". Così il presidente della Camera Roberto Fico nella Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo.
"Basti pensare agli effetti che misure come quelle del distanziamento e delle limitazioni dei contatti sociali possono avere sulle persone affette da disturbi dello spettro autistico - aggiunge - così come sulle loro famiglie, già fortemente gravate da molte difficoltà. Le necessità legate alla cura e, soprattutto, all'assistenza delle persone autistiche e alla loro qualità della vita, non possono essere mai sospese o momentaneamente accantonate. Non basta ribadire l'importanza, in una democrazia, di non lasciare mai indietro le persone più vulnerabili. Occorre anche porre in essere, come ci chiede espressamente la nostra Costituzione, misure effettive di integrazione e solidarietà. Questa Giornata ci richiama dunque a rinnovare l'impegno delle Istituzioni a garantire un concreto sostegno alle persone affette da autismo e ai loro familiari destinando risorse adeguate all'assistenza e alla piena integrazione nella vita sociale di tutte le persone disabili. Un Paese sempre più inclusivo e solidale deve offrire un nuovo panorama di certezze, diritti e dignità a chi soffre di fragilità e non raramente di solitudine", conclude.
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