I numeri dell'epidemia di Covid-19 in Italia sono ancora altri, sia per quanto riguarda i nuovi casi, che dopo la discesa delle scorse settimane sembrano essersi stabilizzati, sia per quanto riguarda i ricoveri e i decessi: tutti i valori indicano che la situazione continua a richiedere attenzione e prudenza, osserva il fisico Enzo Marinari, dell'Università Sapienza di Roma, e la Fondazione Gimbe invita alla prudenza, per evitare che la curva epidemica torni a salire. I dati del ministero della Salute indicano che i nuovi casi positivi sono stati 16.974, contro i 16.168 del giorno precedente, e sono stati individuati grazie a 319.633 test, fra molecolari e antigenici rapidi, ossia oltre 15.000 in meno rispetto ai 334.766 di 24 ore prima.
Torna a salire in un giorno dal 4,8 al 5,3 il tasso di positività, risultato del rapporto fra il totale dei casi e il totale dei tamponi. Sempre alto anche il numero dei decessi, con 380, anche se si registra un calo importante rispetto ai 469 del giorno precedente. Lieve il calo dei ricoverati nelle unità di terapia intensiva, con 73 unità in meno in 24 ore nel saldo giornaliero tra entrate e uscite; i nuovi ingressi sono stati 211, contro i 216 del giorno prima e il totale dei ricoverati è sceso complessivamente da 3.490 a 3.417. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 25.587 persone, in calo di 782 in un giorno. Per quanto riguarda la situazione nelle regioni, il maggiore incremento di casi positivi in 24 ore si è registrato in Lombardia, con 2.722, seguita da Campania (2.224), Puglia (1.867), Sicilia (1.450), Lazio (1.330), Piemonte (1.264), Toscana (1.206), Emilia Romagna (1.150), Veneto (1.085). "Ci troviamo di fronte a una situazione non semplice, che richiede ancora molta attenzione", osserva Marinari. "Per quanto riguarda i nuovi casi, il picco è stato superato, ma con molte indecisioni: c'è stata una discesa evidente per due settimane e poi un rallentamento. Adesso la discesa è molto prudente".
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