(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Più di 10mila aspiranti medici di
famiglia 'bocciati' ai test d'ingresso al Corso di formazione
specifica in Medicina Generale. Su 11.704 candidati infatti solo
1 su 10 ce l'ha fatta. E' quanto denuncia Consulcesi secondo cui
cresce l'allarme per la carenza di camici bianchi. Di qui la
creazione di una vera e propria task force legale con
l'obiettivo di mitigare questo assurdo imbuto formativo e
rimediare alla stortura cercando soluzioni legali utili a far
accedere al Corso di formazione specifica in Medicina Generale
più candidati esclusi possibili.
"Da Nord a Sud - commenta il presidente Massimo Tortorella - la
partecipazione ai test per accedere al corso di formazione in
medicina generale ha raggiunto numeri importanti, quasi 12mila
candidati, peccato che solo poco più di 1300 futuri medici di
famiglia ce l'hanno fatta". In pratica quasi il 90% è stato
scartato "e una buona fetta - afferma - deciderà di andare
all'estero, lasciando il nostro paese in carenza di medici di
famiglia". Secondo Tortorella "neanche la pandemia è servita a
riconsiderare questo spietato sistema di selezione che non
premia sempre i più meritevoli". "Le conseguenze non si
ripercuotono solo sulla carriera dei medici, ma anche
sull'efficienza del servizio sanitario nazionale e di riflesso
sulla qualità delle cure e dell'assistenza offerte ai
cittadini", sottolinea. E conclude: "Presto moltissimi italiani
si ritroveranno senza medico di famiglia. Succederà
probabilmente proprio quando la loro presenza sul territorio
diventerà ancora più importante per la gestione di una nuova
emergenza, da quella attuale Covid-19 a quella postCovid".
(ANSA).
Oltre 10mila aspiranti medici base bocciati a test ingresso
Consulcesi, cresce l'allarme per la carenza di camici bianchi