Rubriche

Studio Gb, Covid ha aumentato rischi di morte fra adulti del 40%

Stima generalizzata è riferita a prima fase pandemia nel 2020

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 07 GEN - La prima ondata della pandemia da Covid ha provocato un aumento del rischio stimato di mortalità legato a qualsiasi causa di oltre il 40% fra la maggioranza della popolazione adulta ultraquarantenne. L'indicazione arriva da uno studio britannico relativo al periodo marzo-maggio 2020, con un calcolo realizzato a prescindere dalle condizioni patologiche ulteriori delle persone prese in esame.
    Il conteggio, elaborato su 10 milioni di individui di età pari o superiore ai 40 anni, ipotizza un aumento del fattore di rischio pari, nei tre mesi iniziali della pandemia, a 1,43 volte rispetto alla media precedente. Vale a dire a una sorta di amplificazione - trascinata in particolare dall'effetto attribuito al Covid sui soggetti vulnerabili - del pericolo di morire pari a poco più del 40%. "Il Covid 19 sembra in effetti aver moltiplicato il tasso di mortalità a livello generalizzato fra la maggioranza degli adulti nel Regno Unito", ha spiegato Helen Strongman, ricercatrice di epidemiologia presso la prestigiosa London School of Hygiene and Tropical Medicine e fra i responsabili dello studio in questione, notando come l'infezione da coronavirus appare aver "sfruttato tutti gli elementi di fragilità" dei sistemi sanitari e della struttura demografica in tutti i Paesi colpiti. L'incremento del rischio ha riguardato analogamente tutti i gruppi di adulti esaminati, in un range che include 50 diverse fasce di popolazione suddivise per condizioni mediche differenti, caratteristiche, luoghi di residenza, indice di massa corporea ed etnicità. Ma con un maggiore impatto concentrato soprattutto sulle persone affette da demenza o psico-disabilità di apprendimento, nonché - in misura inferiore - fra le comunità nere e gli abitanti dell'affollata area metropolitana di Londra. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it