Anche nei bambini al di sotto di 5 anni, unica fascia di età per cui non è ancora disponibile il vaccino, la variante Omicron causa meno frequentemente forme aggressive di Covid-19. Uno studio condotto dalla Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland e reso disponibile sulla piattaforma medRxiv (che accoglie gli articoli in attesa di revisione da parte della comunità scientifica) mostra che la nuova variante causa circa un terzo di ricoveri e accessi in terapia intensiva rispetto a Delta.
Lo studio ha analizzato l'andamento delle infezioni da variante Omicron in 7.201 bambini con meno di 5 anni infettati tra il 26 dicembre e il 6 gennaio scorsi confrontandolo con quanto avvenuto in 63.203 bambini della stessa età che si erano ammalati tra settembre e novembre 2020, quando la variante Delta era predominante. Il confronto ha confermato la minore severità di Omicron: si sono rivolti al pronto soccorso il 18,83% dei bambini con Omicron rispetto al 26,67% con Delta; i ricoveri sono stati l'1,04% nel gruppo Omicron contro il 3,14% nel gruppo Delta; il ricorso alla terapia intensiva lo 0,14% tra i bambini Omicron contro lo 0,43% di Delta; la necessità di ventilazione meccanica lo 0,33% di Omicron contro l'1,15% di Delta.
Nonostante questi risultati incoraggianti, i ricercatori mettono in guardia: "occorre monitorare le conseguenze acute a lungo termine dell'infezione da Omicron e la propensione allo sviluppo di long-Covid". Inoltre, avvertono, "anche se le infezioni sembrano essere più lievi, il numero complessivo di visite al pronto soccorso, di ricoveri, di ricoveri in terapia intensiva e di uso di ventilatori meccanici nei bambini potrebbe essere maggiore con Omicron rispetto a Delta a causa della maggiore trasmissibilità di Omicron".