(ANSA) - ROMA, 02 SET - "La situazione è grave. Le aziende
farmaceutiche stanno affrontando, non solo l'incremento del
costo di energia e gas, ma anche un aumento delle materie prime
e dei costi del packaging, unite all'inflazione e alla
svalutazione dell'euro.
Diversamente da quanto fanno altre aziende, però, "quelle che
producono farmaci non scaricano questi costi sul consumatore,
perché il prezzo di quelli rimborsabili dal Servizio sanitario
nazionale è negoziato", aggiunge. Farmindustria chiede quindi di
mettere in sicurezza il settore: "no alla revisione del
prontuario farmaceutico e a ulteriori tagli. Il governo -
conclude - intervenga immediatamente e, nella nuova legge di
bilancio, si prevedano più risorse sulla spesa farmaceutica.
Altrimenti, il rischio è di vedere molte aziende chiudere".
(ANSA).
Farmaci: caro energia, gas e inflazione, aziende a rischio
Farmindustria, '+50% packaging e materie prime, insostenibile'