Alessandro,13 anni, morto dopo essere caduto dal quarto piano a Gragnano si pensa per cyberbullismo, è l'ultimo caso di cui la cronaca si è occupata. Ma sono ogni anno quasi 46.
"Il suicidio nei più giovani è un fenomeno di grande impatto, anche perché presenta una fattispecie tutta sua, non necessariamente sovrapponibile alle problematiche dell'adulto-spiega Maurizio Pompili, Professore di Psichiatria presso La Sapienza Università di Roma - solo a posteriori appaiono in maniera nitida segnali anticipatori, che erano stati in qualche modo criptati. Si dovrebbe fare attenzione se il ragazzo non riesce a seguire le attività scolastiche, non si applica negli sport, è ritirato, ha problematiche somatiche non ben identificabili, fa uso di sostanze in maniera importante. Bisogna poi istruire i giovani a riconoscere tra i pari chi ha bisogno d'aiuto". Il 10 settembre Telefono Amico organizza in 16 piazze l'evento di sensibilizzazione"Non parlarne è 1 suicidio".