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Covid: balzo dell'incidenza da 215 a 325, Rt sale a 1

Monitoraggio Iss, la scorsa settimana indice trasmissibilità a 0,91. Non raggiungeva la soglia epidemica dal luglio scorso

Foto di archivio

Redazione Ansa

Balzo dell'incidenza dei casi di Covid in Italia che in una settimana raggiunge quota 325 ogni 100mila abitanti da 215 registrata nel monitoraggio della scorsa settimana. In salita anche l'indice di trasmissibilità che passa da 0,91 a 1. E' quanto riferisce il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanita'. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all'1,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre ) rispetto all'1,4% dello scorso 22 settembre, mentre quello in aree mediche a livello nazionale sale al 6,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre) contro il 5,3% (rilevazione giornaliera al 22 settembre). 

L'incidenza supera questa settimana la soglia di 600 per 100mila abitanti - quasi il doppio rispetto alla media nazionale di 325 - nelle Province autonome di Trento e Bolzano: è infatti pari a 637,6 a Bolzano e 633 a Trento. La terza Regione con la maggiore incidenza è il Veneto con 557. Per l'occupazione dei reparti ospedalieri, in 5 Regioni si supera la soglia di allerta del 10%: PA Bolzano (20,2%), Umbria (17,8%), Valle d'Aosta (16,4%), Calabria (12,9%), Friuli Venezia Giulia (10,6%), secondo quanto emerge dalla tabella sugli indicatori decisionali allegata al monitoraggio Iss-ministero, che l'ANSA ha visionato.

E' dallo scorso luglio che l'indice di trasmissibilità Rt non raggiungeva la soglia epidemica dell'unità. Nel periodo 6 - 19 luglio 2022, l'Rt è arrivato a un valore medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,03 (range 1,02-1,04), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. La settimana successiva, il valore di Rt è nuovamente sceso collocandosi a 0,90.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11%), mentre è in leggero aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% contro 53%). Diminuisce leggermente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% contro 36%).

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