(ANSA) - BOLOGNA, 12 OTT - "Mi sono ammalata di leucemia nel
2006 e a quell'epoca non si riusciva a trovare un donatore di
midollo osseo. Nel 2012, in seguito a una nuova ricerca, si è
trovato un donatore compatibile, una ragazza israeliana della
quale non so nient'altro, ma che mi ha salvato la vita".
Dopo il crollo del 60% delle iscrizioni in periodo di
pandemia si fatica a tornare ai numeri del 2019, con 3.625 nuovi
iscritti nel 2022: una cifra già superiore ai 2.859 del 2021,
"ma ancora molto, troppo lontana dagli 8.090 del 2019", riflette
la presidente Admo Emilia-Romagna Rita Malavolta. "Ci siamo
inventati il kit salivare che ora è disponibile in tutte le
Regioni, oltre alla realizzazione di un ambulatorio mobile -
prosegue indicando il camper Admo alle sue spalle - che consente
di raggiungere i luoghi più lontani in Emilia-Romagna".
"Il trapianto di midollo - ricorda la direttrice del
programma Terapie Cellulari Avanzate del Sant'Orsola Francesca
Bonifazi - rappresenta l'unica speranza per alcune malattie
oncologiche", ma tale trapianto può essere effettuato se si
trova una persona compatibile con il paziente e disponibile alla
donazione di cellule staminali emopoietiche. Solo uno su
centomila è il "tipo giusto" di midollo osseo per un paziente
con una patologia del sangue. È possibile iscriversi al registro
dei donatori se si ha un'età compresa tra i 18 e i 35 anni, un
peso di almeno 50 chili e si è in buone condizioni di salute,
mentre è possibile donare fino a 55 anni. (ANSA).
"Servono donatori midollo", appello dal Sant'Orsola Bologna
In pandemia c'è stato un crollo di iscrizioni del 60%