(ANSA) - MODENA, 23 NOV - Era il 24 novembre 2002 quando
veniva inaugurato nella settecentesca Villa Fabriani a
Spilamberto (Modena) il Museo del Balsamico Tradizionale. In
questi vent'anni il Museo si è fatto conoscere in tutto il mondo
ed è stato visitato da oltre 140mila persone, di cui 56mila
straniere, ben il 40%.
Grazie al sostegno di Fondazione di Modena, Fondazione di
Vignola, Bper Banca e alla Regione Emilia-Romagna, il Museo può
contare su nuovi strumenti per agevolarne la visita, come QR
code in corrispondenza dei pezzi esposti e targhe in braille per
le persone ipovedenti, un nuovo impianto di illuminazione e un
quiz finale interattivo con cui i visitatori possono testare le
competenze apprese durante la visita. Il nuovo percorso è
arricchito inoltre da un video introduttivo a cui seguono altre
brevi pillole video lungo il percorso per illustrare le varie
fasi della nascita del balsamico: dalla raccolta dell'uva alla
pigiatura, dalla cottura del mosto fino ai travasi, rincalzi e
alla costruzione delle botti.
"Il Museo è cresciuto costantemente - spiega il Gran Maestro
della Consorteria, Maurizio Fini - grazie all'ampliamento degli
orari e dell'offerta, ma soprattutto grazie alle tante
collaborazioni con le realtà culturali ed enogastronomiche del
territorio, come il Museo Casa Artusi di Forlimpopoli,
ambasciatore del nostro Balsamico Tradizionale nelle loro
trasferte, e gli Ecomusei della Regione. Nel 2010, poi, è
arrivato il riconoscimento di Museo di Qualità da parte
dell'Istituto per i Beni Artistici e Culturali e Naturali. Ma
rimane ancora tanto da fare per portare la tradizione del
Balsamico nel futuro e nel mondo: per questo abbiamo intrapreso
il percorso affinchè la cultura del Balsamico venga riconosciuta
come patrimonio immateriale Unesco". (ANSA).
Vent'anni Museo Balsamico Tradizionale, open day gratuito
E' stato visitato da oltre 140mila persone, per il 40% straniere