(ANSA) - BARI, 03 GEN - "Il sistema sanitario regionale
pugliese - aggiungono - nel 2014 si trova ad affrontare il caso
di una bambina affetta dalla sindrome di Berdon, una malattia
genetica rarissima che compromette la funzionalità dell'apparato
gastrointestinale, che richiede un trapianto multiviscerale:
fegato, stomaco, pancreas ed intestino. La complessità del caso
richiedeva l'identificazione di un centro altamente
specializzato nel campo trapianto multiviscerale e, tra questi,
il Children Hospital dell'Università di Pittsburgh risultava
essere un centro di riferimento mondiale per genere di
interventi, ancor più delicato nel caso specifico trattandosi di
una bambina". L'assessore e i medici spiegano che "all'epoca i
trapianti di questo tipo in Italia non venivano eseguiti e,
comunque, la complessità del caso non era gestibile nel nostro
Paese, ma solo in pochissimi centri al mondo". Oggi la bambina
"ha 14 anni - proseguono - e si trova ancora a Pittsburgh per il
proseguimento delle cure perché, vista la complessità, la
bambina ha ricevuto solo il trapianto di intestino il quale ha
presentato poi diverse complicanze che hanno necessitato di
ulteriori interventi chirurgici, l'ultimo del quale è
programmato nelle prossime settimane". "La Asl di Lecce -
concludono - insieme al Centro regionale trapianti aveva già in
programma una visita presso il centro americano nelle prossime
settimane, dopo il suddetto intervento, per accertare le
condizioni cliniche della paziente e programmare il suo rientro
in Italia nei tempi compatibili con l'evoluzione del suo quadro
clinico". (ANSA).
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