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Salute: Riccardi, riapertura Ppi Gemona è lavoro di tutti

Redazione Ansa

(ANSA) - GEMONA DEL FRIULI, 13 FEB - "La riapertura del Punto di primo intervento di Gemona del Friuli (Ppi) rappresenta uno sforzo collettivo importante in questo periodo storico, fatto con i piedi ben piantati per terra, per rispondere in maniera sostenibile alle esigenze di salute del bacino territoriale di riferimento. È frutto di un lavoro svolto in sinergia e rappresenta un servizio importante che si restituisce alla comunità: abbiamo trovato una soluzione di qualità con ingegno".
    Sono le parole del vicegovernatore e assessore con delega alla Salute del Fvg Riccardo Riccardi, intervenuto stamattina per la riapertura del Punto di primo intervento, nel presidio per la salute di Gemona. Lo hanno accompagnato nella visita il sindaco Roberto Revelant, numerosi sindaci del territorio e il d.g.
    dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), Denis Caporale.
    "Quello di oggi è un passaggio anche simbolicamente importante, perché si inserisce all'interno di una struttura già conosciuta e già nota alla popolazione - ha aggiunto Riccardi -.
    È parte di un lavoro di grande sforzo svolto dalla Regione nella programmazione e negli investimenti in sanità per il Fvg". La gestione è stata affidata per 36 mesi a una realtà di comprovata esperienza nel campo dell'emergenza-urgenza, la "Arkesis" di Portogruaro dopo l'avviso presentato dall'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) per la co-progettazione delle strutture distrettuali dedicate all'emergenza-urgenza. I Ppi sono strutture distrettuali, funzionalmente collegate con le altre strutture aziendali di pronto soccorso, nelle quali sono disponibili risorse professionali e strumentali adeguate a gestire i bisogni assistenziali e terapeutici minori e a trattare in prima istanza le emergenze sanitarie, fino al trasferimento del paziente, nel caso si renda necessario, al pronto soccorso del presidio ospedaliero di riferimento, spoke o hub, a seconda della patologia e dell'intensità di cura richiesta. (ANSA).
   

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