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Tumori: screening colon-retto, in Fvg adesioni in crescita

Ridotta del 30% incidenza e gravità grazie a prevenzione

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 28 MAR - In Fvg il tumore del colon-retto registra circa 1.100 nuovi casi all'anno ma l'adesione al programma di screening, fondamentale per favorire diagnosi precoci e quindi facilitare le guarigioni o impedire l'evoluzione in tumori, è tra le migliori in Italia: 2 cittadini su 3 rispondono all'invito della Regione; dopo la pandemia è un dato in crescita. Il tema è stato affrontato nel corso del dibattito tra esperti "La prevenzione dei tumori del colon retto in Friuli Venezia Giulia: stato dell'arte e sinergie in rete con il terzo settore per promuovere la salute sul territorio", promosso dalla Lega italiana contro i tumori - Lilt FVG.
    L'evento, moderato da Bruna Scaggiante e Catrin Simeth, ha concluso la settimana della prevenzione oncologica che Lilt ha istituzionalizzato dal 2001 per diffondere la prevenzione. Dopo i 50 anni la prevenzione del tumore del colon retto va fatta regolarmente, e uno dei segni più precoci è un sanguinamento che in genere non si vede a occhio nudo ma con un esame si identifica - semplice e gratuito - delle feci, chiamato ricerca del sangue occulto. "In questo modo siamo riusciti a ridurre del 30% incidenza e gravità", ha evidenziato il prof. Renato Cannizzaro, docente all'Università di Trieste e responsabile Gastroenterologia al CRO di Aviano."Ogni anno 300 persone non avranno bisogno di ricorrere ai servizi sanitari per la cura.
    Parallelamente è aumentata anche la qualità degli esami e delle prestazioni e le tecnologie si innovano per individuare lesioni sempre più precoci" Occorre anche, come ha riferito il d.g. del Cro di Aviano, Francesca Tosolini, saper arrivare ai giovani. Messaggi semplici per spiegare quali siano gli aspetti su cui porre attenzione fin da ragazzi: alimentazione, attività fisica, non fumo e non alcol. (ANSA).
   

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