Foto del bimbo il primo giorno di scuola, o mentre mangia, dorme, svolge attività divertenti in casa. Per tanti genitori condividere sui social media le foto dei propri figli è un'abitudine consolidata, talvolta accompagnata dall'aggiunta di dettagli quali il nome del piccolo, la sua età e dove vive.
Le prime tre destinazioni di queste foto sono Facebook (54%), Instagram (16%) e Twitter (12%). In aumento anche le foto 'prima della nascita'. Un quarto dei bambini abbia un qualche tipo di presenza online prima di venire al mondo: negli Stati Uniti, il 34% dei genitori pubblica abitualmente ecografie online, percentuale che in Italia si attesta al 15%. In agguato, però, ci sono vari rischi di cui gli stessi genitori sono spesso inconsapevoli e che implicano questioni relative alla tutela dell'immagine del minore, alla riservatezza dei dati personali, alla sicurezza digitale, e che possono esporre anche alla pedopornografia. Così, mentre in Francia è in discussione in Parlamento una proposta di legge che vorrebbe limitare la condivisione di foto dei figli online, in Italia, già nel novembre scorso, la Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza Carla Garlatti ha sollecitato per lo sharenting l'applicabilità delle disposizioni in materia di cyberbullismo, che consentono ai minorenni di chiedere direttamente la rimozione dei contenuti. A fare il punto su questo fenomeno è ora uno studio già disponibile online ed in via di pubblicazione, sulla rivista Journal of Pediatrics, dell'European Pediatrics Association, di cui è primo autore Pietro Ferrara, responsabile del Gruppo di Studio per i diritti del bambino della Sip.
Pediatri, 1000 foto sui social per bimbo prima dei 5 anni
Tanti rischi. Online gia prima di nascere,15% pubblica ecografie