Rubriche

L'Oms, 'meno casi di Covid segnalati ma ancora migliaia le vittime'

Attesa la decisione sullo stato di emergenza. Aggiornato il piano. Fonti, Comitato dell'Oms verso lo stop all'emergenza

Foto di archivio

Redazione Ansa

"Mentre la pandemia di COVID-19 entra nel suo quarto anno, la sorveglianza è diminuita drasticamente. E mentre i casi e i decessi segnalati settimanalmente sono al livello più basso dall'inizio della pandemia, milioni di persone continuano a essere infettate o reinfettate da SARS-CoV-2 e migliaia muoiono ogni settimana". E' da questa considerazione che parte l'aggiornamento da parte dell'Oms al piano strategico globale di preparazione, prontezza e risposta al Covid-19 riferito al 2023-2025. Un documento che arriva mentre da martedì - secondo quanto si apprende - è riunito l'International Health Regulations Emergency Committee on COVID-19, che oggi dovrebbe esprimere un parere al direttore generale dell'OMS, valutando se la pandemia sia ancora un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. E che per oggi ha indetto una conferenza stampa. Questo è il quarto piano strategico dell'organismo per la gestione della pandemia, si legge in una nota. Il documento è una guida per i paesi su come gestire il COVID-19 nei prossimi due anni nella transizione da una fase di emergenza a una risposta sostenuta a lungo termine. "Sebbene ci troviamo in una posizione molto più forte nell'affrontare la pandemia di COVID-19, il virus è presente e resta e i paesi devono gestirlo insieme ad altre malattie infettive", prosegue l'organismo. La strategia biennale aggiornata del documento "sostiene i paesi mentre stanno lavorando per trasferire le loro attività di risposta alle emergenze critiche, per la prevenzione, il controllo e la gestione della malattia COVID-19 sostenuta a lungo termine". 

Intanto la maggioranza dei componenti del Comitato d'emergenza dell'Oms riunito per analizzare i dati relativi all'andamento della pandemia di Covid-19 sarebbe orientata - secondo quanto si apprende da fonti internazionali - a dare parere positivo alla fine dello stato di emergenza sanitaria internazionale decretato il 30 gennaio del 2020. Una volta formulato, il parere dovrà essere trasmesso al direttore generale Tedros Ghebreyesus per la decisione finale.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it