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Sanità: E-R, al via la riorganizzazione su emergenza-urgenza

Ai Ps i casi più gravi, ai Centri assistenza le basse criticità

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 18 LUG - Al via in Emilia-Romagna la riorganizzazione della Rete dell'emergenza-urgenza.
    Illustrata la settimana scorsa dall'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, in Commissione assembleare, e dopo un confronto con gli attori coinvolti - il mondo della sanità, le organizzazioni sindacali, i professionisti, gli amministratori locali attraverso le Conferenze territoriali sociosanitarie (Ctss), la sanità privata convenzionata e i componenti il Patto per il lavoro e per il Clima - è stata approvata dalla Giunta regionale, che ha licenziato le Linee di indirizzo per le Aziende sanitarie. Saranno ora queste ultime a definire l'organizzazione dei servizi sulla base del modello regionale, scelte che verranno approvate nei territori nell'ambito delle Ctss da sindaci e amministratori locali, restituendo un quadro complessivo alla Regione.
    Dedicando ai Pronto soccorso i casi più gravi, "ai cittadini - spiega tra l'altro Donini - diamo la garanzia che in emergenza, cioè a rischio vita, verranno presi in carico in modo ancora più rapido ed efficace, mentre, per i bisogni di salute a bassa criticità, i cittadini potranno fare riferimento alla rete di Centri di Assistenza per le Urgenze (Cau), che costituiremo in prossimità dei grandi Pronto soccorso, in alcune Case della comunità, nelle strutture sanitarie territoriali già oggi caratterizzate da una gestione pressoché totale di codici bianchi e verdi, e in alcuni poliambulatori dei medici di medicina generale. Parliamo di una riforma completa del sistema che non ha precedenti nel nostro Paese".
    Tra gli altri punti principali della riforma la creazione di equipe medico-infermieristiche, le Uca, che opereranno a domicilio del paziente e il potenziamento della struttura operativa del 118. (ANSA).
   

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