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Tubercolosi, in Europa 33 mila casi nel 2021

Calo del 34% in 5 anni, in Italia 2.480 contagi

Redazione Ansa

I casi di tubercolosi in Europa continuano a calare, ma il traguardo della fine dell'epidemia entro il 2030, uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, è ancora lontano. È il dato saliente che emerge dal Rapporto epidemiologico annuale dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).

Secondo il documento, nel 2021, nei Paesi dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo sono stati registrati 33.527 casi di tubercolosi, con un calo di circa il 34% rispetto al 2017, quando erano stati poco più di 50 mila. In Italia, nel 2021 sono stati registrati 2.480 casi rispetto ai 3.944 del 2017.

La fascia di età più colpita è quella tra i 25 e i 44 anni e i maschi hanno il doppio di probabilità di ammalarsi rispetto alle femmine. Circa un terzo dei casi è stato registrato in persone di origine straniera. Non si riscontrano, invece, miglioramenti nel contrasto all'antibiotico-resistenza: quasi 1 caso su 20 non risponde a uno o più antibiotici; un tasso sovrapponibile a quello dell'anno precedente.

L'Ecdc avverte che la flessione nei contagi riscontata nell'ultima rilevazione potrebbe essere stata influenzata dall'allentamento della sorveglianza a causa della pandemia.

Tuttavia, se anche il calo riscontrato fosse reale, "questo rapporto indica che, nonostante i continui progressi verso il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite e dall'Oms, i Paesi continuano ad affrontare diverse sfide nel raggiungere l'eliminazione. Saranno necessarie risorse aggiuntive per accelerare i progressi verso il raggiungimento di questi obiettivi", conclude l'Ecdc. 
   

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