Circa l'80% dei pazienti con cancro non ha ricevuto una valutazione nutrizionale dopo l'inizio delle cure, il 71% ha modificato la propria dieta in seguito ai trattamenti e solo il 36% è seguito regolarmente da un nutrizionista o da un dietologo. Quasi la metà ha inoltre assunto integratori alimentari; di questi, il 16% lo ha fatto senza però alcuna prescrizione medica.
L'indagine, condotta su 130 pazienti oncologici, è stata presentata alla vigilia della quinta"World GO Day", la Giornata Mondiale della Ginecologia Oncologica, che si celebra il prossimo 20 settembre in 34 diversi Paesi.
"La malnutrizione è purtroppo un fenomeno molto pericoloso e diffuso e riguarda più della metà dei malati di cancro", sottolinea Rossana Berardi, direttrice della Clinica Oncologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e presidente del comitato scientifico Loto OdV, associazione che nelle prossime settimane sarà impegnata con iniziative di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale.
"Il tumore ovarico tende a manifestarsi senza sintomi o con sintomi aspecifici", afferma Domenica Lorusso, responsabile Programmazione Ricerca Clinica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. "Questo, in aggiunta alla mancanza di efficaci strategie di screening, fa si che ad oggi oltre il 75% dei casi di carcinoma dell'ovaio venga diagnosticato in stadio avanzato". Negli ultimi anni, aggiunge Lorusso, "l'arrivo di nuove terapie sta progressivamente migliorando le opportunità di cura e aumentando la sopravvivenza. Dobbiamo riuscire durante e dopo le cure a garantire una buona qualità di vita che deve passare anche dalla tutela di aspetti complementari alla cura come l'alimentazione", conclude.
Tumori, l'80% dei pazienti non ha avuto una valutazione nutrizionale
Oncologa, alimentazione aspetto importante per una buona qualità di vita