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Alzheimer, la Fondazione Don Gnocchi amplia l'ambulatorio

Per la diagnosi e la cura in occasione della Giornata mondiale

Alzheimer, la Fondazione Don Gnocchi amplia l'ambulatorio

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 21 SET - Svolgere attività fisica regolarmente, seguire una dieta equilibrata e allenare la mente, mantenendola attiva: sono questi - secondo approfonditi studi scientifici, tra cui una review del 2021 (Xu et al. Frontiers in Aging Neuroscience, vol. 13, June 2021). - i tre fattori maggiormente in grado di ridurre il rischio di sviluppare una demenza con l'avanzare dell'età. Oggi in Piemonte i pazienti con demenza sono 90.000, di cui circa 55.000 affetti da Alzheimer.
    Non esiste una cura: ecco perché è fondamentale la prevenzione. E per mantenere la mente attiva, è necessario allenarla e stimolarla. Così dopo aver avviato qualche anno fa i corsi di memory training, aperti a tutti coloro che desiderano adottare strategie per contrastare il rallentamento e il declino delle abilità cognitive, oggi la Fondazione Don Gnocchi grazie al potenziamento della struttura con sede a Torino garantirà percorsi assistenziali multiprofessionali presso l'Ambulatorio geriatrico e di diagnosi e cura dei disturbi della memoria.
    "Tutti noi - spiega Lorenzo Marchese, geriatra della Fondazione Don Gnocchi - , con l'avanzare dell'età, anche in un invecchiamento fisiologico sano, siamo esposti a un certo declino delle funzioni cognitive. Dopo i 60 anni la massa cerebrale diminuisce del 5-10% ogni dieci anni, per una perdita fisiologica di neuroni. Ma il cervello è molto simile a un muscolo: più viene utilizzato e più sviluppa maggiori potenzialità, anche in età anziana. Inoltre, un costante allenamento mentale permette di incrementare e consolidare le connessioni tra i neuroni, che con l'invecchiamento tendono a ridursi sempre più". (ANSA).
   

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