(ANSA) - FOGGIA, 26 OTT - "Le aziende sanitarie pugliesi sono
obbligate a potenziare, in ambito territoriale, attraverso i
propri uffici aziendali e distrettuali competenti, compresi i
servizi farmaceutici, le attività di verifica
sull'appropriatezza delle prescrizioni emesse da parte dei
medici di Medicina generale al fine di assicurare l'attività di
farmacosorveglianza e di controllo della spesa farmaceutica". E'
un passaggio della lunga nota con la quale l'Asl di Foggia
replica alla protesta del Sindacato dei medici italiani (Smi)
della Puglia per i rimborsi chiesti ad alcuni medici di famiglia
per farmaci prescritti gratuitamente ai pazienti.
Nel caso dell'Asl di Foggia, l'obiettivo assegnato dalla
Regione è "di un risparmio di 7,5 milioni di euro per il 2023"
sulla farmaceutica. "Recependo le indicazioni regionali - si
difende l'Asl - è stato deliberato un Piano operativo sul
contenimento della spesa farmaceutica che assegna ai medici di
medicina generale un preciso budget di spesa, ponderato sul
numero degli assistiti e sull'incidenza di induzione di spesa
del singolo medico". E aggiungono dall'azienda sanitaria:
"Alcuni medici ad alto impatto di spesa, pur convocati
ufficialmente dal direttore generale, hanno declinato la propria
partecipazione agli incontri ed hanno scelto di non presentarsi
agli audit". (ANSA).
Medici devono rimborsare farmaci,Asl 'tetti spesa da rispettare'
'Deliberato piano operativo recependo indicazioni da Regione'