A Gaza sono stati diagnosticati 24 casi di epatite A. Un numero basso, che, tuttavia, potrebbe essere la punta dell'iceberg.
Al momento, "la capacità di diagnosi resta estremamente limitata. Non ci sono laboratori funzionanti. La capacità di rispondere è altrettanto limitata", ha proseguito il direttore generale Oms. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente: "Le condizioni di vita disumane - quasi assenza di acqua e servizi igienici puliti e possibilità di mantenere pulito l'ambiente circostante - consentiranno all'epatite A di diffondersi ulteriormente", ha aggiunto Tedros. "Continuiamo a chiedere l'accesso libero e sicuro agli aiuti medici e la tutela della salute".
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