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Rumiz, confini accelerano la balcanizzazione in Europa

"A Trieste si ripercuote tutto: Balcani, Gaza, Ucraina"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 29 FEB - "L'Europa si balcanizza a vista d'occhio" con la sospensione di Schengen che prevede "controlli alla frontiera che non hanno nessun valore reale" perché "non servono assolutamente a respingere nessuno" ma "servono a riabituarci all'idea che esistono le nazioni". Lo ha detto il giornalista e scrittore Paolo Rumiz a un convegno sui Balcani a Trieste.
    "Nei Balcani si è manifestata in anticipo rispetto al resto dell'Europa una malattia, una disgregazione, un ritorno all'etnonazionalismo che sta contaminando anche noi", ha spiegato Rumiz. Il rischio che comporta questo fenomeno è che "non ci presentiamo uniti davanti ai pericoli che ci circondano che non sono soltanto di ordine militare ma anche pericoli di carattere economico", ha affermato. "Viviamo un momento di guerra a pezzi che vede assolutamente Trieste in prima linea, perché qui si ripercuote tutto: le tensioni nei Balcani, la guerra a Gaza attraverso la difficoltà di attraversamento del canale di Suez" e la guerra in Ucraina per "i traffici di Trieste nel Mar Nero", ha puntualizzato, ricordando infine l'interesse della Cina per la città che "appena può cerca di costruire attraverso Trieste e l'Adriatico una rotta di penetrazione nel centro Europa". (ANSA).
   

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