(ANSA) - ROMA, 01 MAR - "Vaste aree in Italia risultano
sprovviste di centri per la cura dei tumori pediatrici: un buon
funzionamento della Rete Nazionale Tumori Rari potrebbe
sicuramente ridurre il fenomeno della migrazione sanitaria,
anche se è comunque necessario, in prospettiva, che vi sia un
maggior numero di centri in grado di trattare i pazienti
oncologici pediatrici, soprattutto nelle zone che attualmente ne
sono privi". E' quanto ha dichiarato Paolo Viti, presidente
della Federazione italiana associazioni genitori e guariti
oncoematologia pediatrica (Fiagop), a conclusione della
settimana di iniziative per la Giornata Mondiale contro il
Cancro Pediatrico.
Per la Giornata Mondiale contro il Cancro Pediatrico, Fiagop
ha organizzato due iniziative. La prima è "Diamo radici alla
speranza, piantiamo melograni", con la messa a dimora di decine
di piccole piante di questo arbusto da frutto, come simbolo
della vita e della solidarietà, presso parchi pubblici, giardini
di ospedali e istituti scolastici. La seconda si chiama "Ti
voglio una sacca di bene", che ha avuto lo scopo di promuovere
la donazione di sangue e piastrine presso i centri trasfusionali
degli ospedali di varie città italiane, grazie al servizio di
centinaia di volontari. Il bambino leucemico, come quello in
terapia per un tumore, ricorda la Fiagop, è infatti a rischio di
infezioni per la riduzione dei globuli bianchi, ma soprattutto
di emorragie per l'abbassamento delle piastrine e di gravi
anemie: si rendono allora necessarie trasfusioni di sangue, che
deve quindi essere sempre disponibile. (ANSA).
Fiagop, aumentare i centri di oncologia pediatrica
'Rete nazionale e telemedicina per ridurre migrazione sanitaria'