E' netto il sorpasso sugli uomini da parte delle donne, che sempre più in Italia scelgono di fare il medico. E il trend continua a crescere.
"Nel nostro Servizio sanitario nazionale le colleghe sono ormai la maggioranza - commenta il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli - E' necessario prevedere modelli organizzativi che permettano di conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita privata. Occorre, infine, investire sulla sicurezza. Il 12 marzo celebreremo la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari".
Secondo gli ultimi dati elaborati dal Ced della Fnomceo, guardando al complesso dei medici iscritti agli albi, 416.088 al 16 gennaio scorso, a prevalere sono gli uomini, che costituiscono il 53,5% del totale. Questo è però dovuto alla netta preponderanza dei dottori con un'età anagrafica più alta: tra gli over 75, ad esempio, le donne medico sono solo il 16%, il 24% se consideriamo i medici con più di 70 anni. Se invece analizziamo la platea dei 325.114 medici con meno di 70 anni, anche all'interno del Servizio sanitario nazionale, la situazione si ribalta: sono le donne, 171.645, ad essere il 53% del totale. E il trend è in crescita: solo un anno fa erano il 52%. La percentuale aumenta ancora, sino a una certa soglia, se abbassiamo il limite dell'età: le donne sono il 59% tra gli under 55 e sfiorano il 60% tra i medici con meno di 50 anni. Scendendo ancora con l'età, il gap invece si restringe: tra i medici con meno di 40 anni, le donne scendono al 57,4%, rimanendo comunque la maggioranza anche nelle fasce più giovani. Tra i medici con meno di 30 anni, sono il 58%. Diverso il discorso per gli Odontoiatri, che sono invece in maggioranza uomini: il 71%, 45.553 unità, contro 18.881 professioniste. Se però guardiamo alle fasce più giovani, siamo in parità: tra i 25 e i 29 anni sono 1447 gli uomini, 1435 le donne.