"In Italia c'è il rischio concreto che si arrivi ad una sanità 'per censo', con un aumento delle diseguaglianze a danni delle fasce meno abbienti che sempre più spesso sono costrette a rivolgersi alla sanità a pagamento non trovando risposte nel Servizio sanitario nazionale". Lo ha sottolineato Giorgio De Rita, segretario generale del Censis, alla presentazione del 21/mo Rapporto 'Ospedali e salute.
Sul fronte delle azioni e delle risorse messe a disposizione per la sanità, ha rilevato De Rita, "è necessaria una accelerazione perché le tensioni sociali si stanno accumulando e questo non è un lusso che ci possiamo permettere". Anche la recente autonomia regionale differenziata, ha aggiunto, "ha bisogno di contrappesi per poter essere riequilibrata, altrimenti le conseguenze si scaricano sulle fasce che hanno maggiori difficoltà". Il Sistema sanitario nazionale, ha rilevato, "aumenta di complessità a fronte di risorse che sono bloccate: la conseguenza sono la fuga verso il privato e l'allungamento delle liste di attesa. Si va dunque verso una sanità per censo che è frutto - ha concluso - dell'allungamento delle liste di attesa, a sua volta conseguenza del blocco delle risorse".