Quasi 58.000 i pazienti oncologici assistiti in un anno (oltre un quinto dei quali da fuori regione), circa 20.
Tutto ciò dimostra - spiega Giovanni Scambia, direttore scientifico di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e Ordinario di Ginecologia dell'Università Cattolica - "che il Gemelli è all'interno del Servizio Sanitario Nazionale un grandissimo ospedale oncologico, anzi, probabilmente il più grande d'Italia.
C'è anche tanta ricerca clinica e traslazionale che porta a un'ottimizzazione delle cure che oggi tanti pazienti possono trovare all'interno del nostro Policlinico".
Il centro lavora con strategie assistenziali innovative e efficaci, ha infatti ben 24 i Tumor Board divisi per singolo organo o apparato, ovvero team multidisciplinari di esperti che si avvalgono anche del Molecular Tumor Board (MTB) per gli aspetti di genomica e personalizzazione delle cure, grazie anche a avanzatissime piattaforme di genomica di Next Generation Sequencing (NGS).
E il futuro è già presente nel CCC del Gemelli che, infatti, fa parte di una serie di importanti progetti europei, quali JANE, CCI4EU e CraNE2. Il primo è una Joint Action mirata a strutturare sette nuovi Network di Expertise in campo oncologico in settori quali la prevenzione primaria personalizzata, le cure palliative, le tecnologie omiche, le risorse mediche hi-tech, i giovani adulti con cancro.
Gemelli, cure avanzate per 58mila pazienti l'anno al Cancer Center
Compie 5 anni, terapie dalla medicina personalizzata alla genomica