(ANSA) - MILANO, 29 MAG - L'Associazione bambini cerebrolesi,
con sede a Milano, riunita in assemblea con tutte le sezioni
regionali per rinnovare i suoi organismi, all'unanimità ha
confermato, per il secondo mandato consecutivo, Marco Espa
presidente nazionale.
Nella stessa assemblea sono stati eletti nel consiglio
direttivo Mauro Ossola (ABC Lombardia), Dario Petri (Past
President), Gianni Lomanto (ABC Piemonte) e Alessandro Ludi (ABC
La Spezia). Francesca Palmas è stata nominata segretaria
nazionale, mentre tesoriere è Egidio Cavicchi (ABC Emilia
Romagna)
"Sono grato per questa rinnovata fiducia. Siamo nati negli
anni '90 come organizzazione di auto aiuto tra famiglie per
tutelare il diritto dei nostri figli e delle nostre figlie con
disabilità ad una vita piena inclusi nella società, al pari di
tutti - ha detto Espa - Oggi quelle stessa mission che ci ha
animato allora è ancora vivida ed attuale, siamo stati pionieri
nel richiedere il diritto a percorsi di vita personalizzati e
co-progettati, oggi questi elementi sono diventati costituenti
nella nuova legge delega dello Stato del 2021 che promuove,
appunto il diritto al progetto di vita per tutti, personalizzato
e partecipato. Ma il lavoro non è certo concluso, anzi -
prosegue - continueremo a dare il nostro contributo attivo alle
istituzioni, occorrerà una sostanziale riforma dell'attuale
sistema di presa in carico delle persone con disabilità,
attualmente basato principalmente sul sistema di protezione,
verso un nuovo modello che sia realmente calibrato sul
riconoscimento dei diritti umani, civili e sociali. Per questo
motivo - conclude - è urgente e necessario che l'intero
Parlamento, senza distinzioni di sorta e ripetendo il voto
unanime per la legge delega del 2021, si metta a disposizione da
subito per rilanciare le politiche del nostro paese a favore
delle persone con disabilità e delle loro famiglie, e combattere
perché si mettano in campo le risorse adeguate, che
rappresentano un investimento e mai una spesa, per permettere a
tutti i cittadini con disabilità, anche e soprattutto i più
fragili, di vivere inclusi nella società, come tutti,
rispondendo adeguatamente ai loro bisogni e diritti". (ANSA).
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