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Radiologi, l'IA e le tecnologie innovative cambieranno il futuro in medicina

'Hanno ricaduta concreta sui pazienti con benefici importanti'

Macchina per la Tac di ultima generazione all'ospedale di Nocera

Redazione Ansa

L'innovazione è nell'Intelligenza artificiale e sono 10 le tecnologie all'avanguardia in grado di "cambiare il futuro" della Radiologia medica. Lo affermano i radiologi presentando le novità in occasione del 51/mo Congresso Nazionale della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (Sirm).
    "Intelligenza artificiale, realtà aumentata e virtuale, imaging funzionale avanzato, stampa 3D, scanner TC photon counting, biopsia liquida, radiomica, imaging molecolare e nanotecnologie, dispositivi portatili e digital twin sono le dieci tecnologie che stanno completamente rivoluzionando la radiologia medica - afferma Andrea Giovagnoni, Presidente Sirm -. Hanno una ricaduta molto concreta sul paziente e offrono benefici importanti. Nella fase diagnostica sono utilissime per rendere più rapida l'individuazione del migliore esame per il paziente; nella loro esecuzione, oltre a rendere il tutto più veloce, apportano una maggior sicurezza e una diminuzione delle radiazioni, perché i sistemi determinano la giusta dose da irradiare basandosi sulle caratteristiche dei pazienti. Sono inoltre in grado di migliorare la definizione delle immagini anche a basse dosi. Per esempio sono estremamente utili in oncologia. Saranno una rivoluzione anche quando implementati nei pronto soccorso: permetteranno infatti un triage più rapido".
    Per Gianpaolo Carrafiello, presidente del congresso, "nonostante si possa pensare che la tecnologia riduca il rapporto umano, in realtà è esattamente il contrario: questi sistemi fanno guadagnare tempo sia al paziente che al radiologo, tempo che può essere speso nel loro rapporto, nella spiegazione di quel che comporta la patologia e nell'ascolto attivo dei bisogni della persona. L'intelligenza artificiale non allontana il medico dal paziente, ma lo riavvicina. Ma è ovviamente importante ricordare che l'IA non sostituisce il medico: il software migliora le sue prestazioni grazie all'apprendimento, che arriva proprio dallo specialista". I sistemi di IA "applicati alla nostra tecnologia sono un aiuto alla professione del radiologo - conclude Chiara Floridi, professore associato dell'Università Politecnica delle Marche - e studi estensivi hanno dimostrato la grande utilità di questi software applicati a tac e risonanza magnetica nel fornire informazioni utili alla anticipazione diagnostica".
   

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