Rubriche

Nel Ssn le donne medico sono maggioranza,nuovi modelli di lavoro

Premiate le aziende per la migliore comunicazione scientifica

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 GIU - "Nel nostro servizio sanitario nazionale i medici donna, ma direi le professioniste in generale, sono ormai la maggioranza, soprattutto nelle fasce di età dove va costruita la carriera e aumentano le responsabilità professionali e quelle familiari". Lo dice Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), durante la tavola rotonda "Il ruolo della donna nel settore della salute", un incontro tenutosi in occasione dell'VIII edizione del premio "Le Eccellenze dell'Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente". L'edizione ha avuto luogo oggi a Roma nell'Auditorium dell'Ara Pacis.
    "Le donne medico sono la maggioranza schiacciante, il 63%, nella fascia di età tra i 40 e i 49 anni, il 64% se restringiamo il campo tra i 40 e 44: quasi due su tre, in un momento della vita in cui più pesanti sono i carichi di lavoro familiari e maggiore è la pressione lavorativa in un'ottica di avanzamento di carriera", sottolinea Anelli.
    "I modelli organizzativi, gli orari di lavoro devono sempre più tener conto di questa realtà, valorizzando le professioniste e i professionisti, prevedendo sistemi che permettano a donne e uomini di conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita privata e della famiglia e che tengano in debito conto, non facendole pesare sugli organici già ridotti, le possibili assenze per maternità", fa notare.
    "Occorrono anche nuovi modelli sociali, che non facciano ricadere solo, o in prevalenza, sulle donne, le responsabilità di cura familiare e parentale, mettendo inoltre a loro disposizione strumenti adeguati e politiche di sostegno.
    Occorre, infine, investire sulla sicurezza", conclude il presidente della Fnomceo.
    L'edizione di quest'anno ha visto 115 i progetti in gara, 161mila medici contattati, più di 9.721 progetti segnalati, 43 premi assegnati, 9 premi speciali e 2 premi alla carriera.
    Nell'ambito "Informazione scientifica multiculturale" il primo premio è stato assegnato a Menarini per il progetto "Infection - La gestione razionale degli antibiotici in ospedale: dalla teoria alla pratica clinica", mentre il secondo premio è stato assegnato a pari merito a Bayer e Eli Lilly. Terzo vincitore è Takeda.
    Per quanto riguarda i premiati per l'ambito "Informazione scientifica tradizionale", il primo posto è stato riconosciuto a Recordati per il progetto "Cardo Series", il secondo a Janssen e il terzo a AstraZeneca.
    I due premi speciali sono stati assegnati a Grunenthal per il progetto "Survey multidisciplinare: dolore da osteoartrosi del ginocchio" e a Bayer per il progetto "oN-TRacK: da Zero al Centro". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it