"Abbiamo gli anticorpi monoclonali a lunga durata d'azione: grazie ad una sola iniezione l'anno, con costi accettabili, possiamo fare una prevenzione efficacissima che permette ai piccoli di non contrarre la malattia. Tutti i nati del 2024 dovranno essere 'vaccinati' il prossimo ottobre" contro la bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale.
Tuttavia, l'offerta nelle diverse Regioni è a macchia di leopardo. "Da meno di un anno solo la Valle d'Aosta è riuscita a fare prevenzione nel 2023 (e lo ripeterà anche nella prossima stagione), ad ottobre 2024 ci riusciranno altre Regioni tra cui Veneto, Trento, Bolzano, Lombardia, Toscana, Sicilia e Campania, augurandomi che tutte le altre Regioni mancanti inizino la campagna di immunizzazione", conclude il pediatra. "Da presidente della Sipps, da pediatra di famiglia, da padre e da nonno, non vorrei che si determinasse una grande disuguaglianza in Italia nell'offrire quest'opportunità di prevenzione primaria, che non è un lusso".