(ANSA) - ROMA, 06 AGO - Dopo circa due anni di lavoro,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato l'elenco
degli agenti patogeni a più alto rischio di dare luogo in futuro
a una nuova pandemia. Si tratta di 32 virus e batteri.
"La storia ci insegna che la prossima pandemia è una
questione di quando e non di se. Ci insegna anche l'importanza
della scienza e della determinazione politica nel mitigarne
l'impatto", ha affermato in una nota il direttore generale
dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Il documento ('Pathogens prioritization: a scientific
framework for epidemic and pandemic research preparedness') è
stato realizzato da un comitato di circa 200 scienziati nominati
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha passato in
rassegna oltre 1.600 patogeni per identificare le minacce più
concrete. L'obiettivo è indicare i campi nei quali è prioritario
rafforzare la ricerca e sviluppare contromisure che consentano
di intervenire tempestivamente qualora una futura pandemia si
presentasse.
Rispetto alla precedente versione, che comprendeva solo 9
patogeni, l'elenco si allunga molto, sia a causa della maggiore
consapevolezza maturata con la pandemia da Covid-19, sia per
l'emergere di fenomeni nuovi - come i cambiamenti climatici -
che potrebbero cambiare il comportamento di diversi virus. Nella
nuova lista compaiono patogeni come il vibrione del colera o la
salmonella, batteri con alte percentuali di resistenza agli
antibiotici come la Klebsiella pneumoniae. Ci sono anche
malattie trasmesse da vettori come dengue e chikungunya, ma pure
l'mpox. Ricompare anche il vaiolo: "Con il declino
dell'immunità, ha il potenziale di causare una pandemia, se
rilasciato", si legge nelle note del documento.
Naturalmente, tra gli osservati speciali, ci sono numerosi
virus influenzali, aviari ma non solo. A queste si aggiungono le
minacce contenute nelle precedenti versioni del documento: da
ebola al virus Zika fino ai virus appartenenti alla famiglia di
SarsCoV2. (ANSA).
Oms, ecco i patogeni che potrebbero causare la prossima pandemia
Aggiornato l'elenco. Dg: 'Non è questione di se ma di quando'