Il Comitato per la sicurezza sanitaria Ue nella riunione di ieri "ha concordato che la situazione su Mpox non deve essere essere considerata una emergenza per la sicurezza sanitaria in Europa". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Stefan De Keersmaecker, nel corso di un incontro con la stampa.
L'Health Security Committee ha comunque concordato un "approccio strettamente coordinato" sul virus del vaiolo delle scimmie. "Dal Covid abbiamo imparato di dover essere preparati - ha ricordato -. Hera ha concluso contratti per acquisti congiunti di 2 milioni di dosi di vaccini Mpox e trattamenti per 100mila dosi".
Il vaiolo delle scimmie non è il 'nuovo Covid'. Sappiamo come controllare l'infezione e, in Europa, sono già state messe in atto le misure necessarie per eliminarne del tutto la trasmissione. Inoltre occorre affrontare la malattia insieme nel mondo, partendo da una risposta coordinata in Africa, dove i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno dichiarato un'emergenza continentale da Mpox poco prima della dichiarazione globale dell'Organizzazione mondiale della sanità. Sono questi i tre messaggi lanciati dal direttore regionale per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Hans Henri P. Kluge.
Il direttore dell'Oms Europa sottolinea che "sappiamo già molto del clade II" il sottotipo del virua responsabile dell'epidemia che nel 2022 colpì l'Europa, mentre "dobbiamo ancora saperne di più sul clade I", che imperversa nell'Africa centro-orientale. "Sulla base di ciò che sappiamo - afferma - la malattia si trasmette principalmente attraverso il contatto pelle a pelle con le lesioni da malattia, anche durante i rapporti sessuali".
Di qui il secondo messaggio: "sappiamo come controllare la malattia, soprattutto in Europa, dove sono già in atto le misure per eliminarne del tutto la trasmissione". Grazie a una solida sorveglianza e allo studio approfondito dei casi, sono stati forniti validi consigli sulla salute pubblica. Per Kluge "l'azione non discriminatoria in materia di sanità pubblica e la vaccinazione contro la malattia hanno contribuito a controllare l'epidemia". Di qui l'esortazione a governi e autorità sanitarie a sostenere le misure, per contribuire a eliminare la malattia dall'Europa, a rafforzare la sorveglianza e la diagnostica del morbo e a procurarsi vaccini e antivirali per coloro che potrebbero averne bisogno, sulla base di valutazioni strategiche del rischio. Infine l'appello per "affrontare la malattia insieme, in tutte le regioni e nei continenti". "Nel 2022 - conclude - l'Mpox ci ha mostrato che può diffondersi rapidamente in tutto il mondo". In questo momento l'emergenza è l'Africa. "Solidarietà" è la parola chiave. Occorre sostenere le comunità colpite lavorando direttamente con loro, sia in questo momento critico che a lungo termine.
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