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Anelli, escalation in Puglia contro medici inaccettabile

Ultima aggressione nel Leccese, 'violenza ormai endemica'

Redazione Ansa

(v. 'Dottoressa aggredita da marito paziente. ..' delle 18.41) (ANSA) - BARI, 24 AGO - "Ci dimetteremo tutti, avevo detto l'altro giorno dopo l'aggressione alla collega in provincia di Taranto. Purtroppo, di fronte all'escalation di violenza cui stiamo assistendo in Puglia, sta già accadendo. E senza interventi immediati, diventerà sempre peggio". Commenta così Filippo Anelli, presidente dell'Ordine dei medici di Bari la notizia dell'ennesima aggressione ai danni di una guardia medica, questa volta avvenuta a Minervino di Lecce.
    "Esprimo a titolo personale e a nome dell'Ordine dei medici che rappresento solidarietà alla collega aggredita e all'Ordine di Lecce. - prosegue Anelli -. Abbiamo molto apprezzato l'iniziativa della Asl di Lecce che insieme alla Fimmg di Lecce ha chiesto al prefetto un incontro per valutare come arginare l'ondata di episodi di violenza ai danni di medici che si stanno susseguendo".
    "Bisogna prendere atto che la violenza nei confronti degli operatori sanitari è ormai endemica nella nostra società, come una malattia che non si riesce completamente ad eradicare. E a farne maggiormente le spese spesso sono le donne. Bisogna che il sistema si organizzi per garantire sicurezza agli operatori - aggiunge Anelli - sicurezza che, ricordo, è un diritto costituzionalmente tutelato". "I medici e gli altri operatori sanitari - aggiunge - non posso essere lasciati soli, come già nel 2020 denunciava il film Notturno prodotto dalla Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) per evidenziare la solitudine delle guardie mediche". (ANSA).
   

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