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Oms, 'Ogni anno nel mondo 726mila suicidi, parlarne previene'

Rappresenta la terza causa di morte tra i 15 e i 29 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 SET - Il suicidio è un grande problema di salute pubblica, che nel mondo fa circa 726mila morti e ha profonde conseguenze sia sugli individui che sulle comunità. Lo ricorda l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che il 10 settembre celebra la Giornata Mondiale della Prevenzione. Il tema scelto per il triennio 2024-2026 è 'Cambiare la narrazione sul suicidio' mentre la call to action è 'Iniziare a parlarne' punta sull'importanza di stabilire un dialogo con chi a rischio, perché parlare aiuta a prevenire.
    Il suicidio, rileva l'Oms, è la terza causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Il 73% dei suicidi globali avviene nei paesi a basso e medio reddito. Le ragioni del suicidio sono molteplici, influenzate da fattori sociali, culturali, biologici, psicologici e ambientali presenti nel corso della vita. Per ogni suicidio ci sono molte più persone che tentano il suicidio. Un precedente tentativo di suicidio è un importante fattore di rischio di suicidio nella popolazione generale.
    Il tema scelto dall'Oms sottolinea l'importanza di sensibilizzare la popolazione sulla riduzione dello stigma, e ad incoraggiare conversazioni aperte per prevenire il suicidio.
    "Cambiare la narrazione - si legge - significa trasformare quello che percepiamo come un problema complesso, e passare da una cultura del silenzio e dello stigma a una di apertura, comprensione e supporto".
    Nella call to action, l'Oms ribadisce quindi che "ogni conversazione, non importa quanto piccola, contribuisce a una società solidale e comprensiva" perché permette di identificare potenziali segni di rischio. In questa ottica si è da poco concluso il progetto ViolHelp (Identification of potential warning Signs of self- and hetero-directed Violence within the calls to Iss Helplines). (ANSA).
   

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