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A Pisa prelievo di cuore da donatore a cuore fermo

E' il primo del genere in assoluto effettuato in Toscana

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Un prelievo di cuore da donatore a cuore fermo, il primo in assoluto in Toscana, è stato effettuato ad agosto presso l'Azienda universitaria ospedaliera di Pisa. Il trapianto, spiega la Regione, "è stato un successo" e la persona "che ha ricevuto l'organo è buone condizioni cliniche ed è stato dimesso dall'ospedale. Tutti i riceventi sono in buone condizioni e già casa, visto che assieme al cuore sono stati prelevati e trapiantati anche fegato e reni".
    L'operazione è stata possibile "grazie al lavoro dei professionisti della rete trapianto della Toscana e all'integrazione con la rete nazionale: al prelievo ha partecipato l'equipe del Centro trapianti di cuore dell'ospedale di Padova, con il quale da molti anni il Centro trapianti cuore di Siena collabora. Il prelievo si è svolto all'ospedale Cisanello di Pisa quando si è verificata la presenza di un giovane potenziale donatore a cuore fermo che aveva espresso in vita il consenso alla donazione dei propri organi. Regione, Centro regionale trapianti e Aou pisana si sono adoperati per supportare il coordinamento locale trapianti dell'ospedale, le terapie intensive e tutti i professionisti coinvolti nel processo di donazione. In accordo con il Centro nazionale trapianti è stato chiesto il contributo del Centro di Padova, la cui equipe è arrivata a Pisa per effettuare il prelievo. La donazione a cuore fermo controllata è già usata in Toscana da alcuni anni per reni e fegato. Dal maggio 2023 in Italia è diventato possibile prelevare con questa tecnica anche il cuore: finora una trentina i trapianti cardiaci realizzati grazie ai donatori a cuore fermo.
    Il governatore Eugenio Giani e l'assessore Simone Bezzini hanno ringraziato in primo luogo il giovane donatore e la sua famiglia, la cui generosità ha consentito di "salvare la vita di quattro persone". Il prelievo effettuato rappresenta poi "un esempio di eccellenza del nostro sistema sanitario. Un ringraziamento va dunque anche a tutte le realtà che hanno permesso la realizzazione dei quattro trapianti, dando conferma della qualità dell'organizzazione e del governo clinico del sistema trapiantologico", ovvero il Centro nazionale trapianti e quello regionale toscano, il Centro trapianti di cuore di Padova, il Centro regionale trapianti di fegato e quello di rene di Pisa, tutti i professionisti coinvolti dell'Aou pisana. "In particolare, un plauso va al lavoro effettuato dal Coordinamento locale donazioni e trapianti di Pisa, al Paolo Maremmani, a Annarosa Saviozzi e ai loro collaboratori". (ANSA).
   

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