(ANSA) - BOLOGNA, 02 OTT - Possono bastare pochi minuti per
salvare una vita: usare il defibrillatore entro i primi quattro
minuti dall'esordio di un arresto cardiaco può garantire la
sopravvivenza tra il 50 e il 70% dei casi, probabilità che cala
del 10-12% per ogni minuto che passa. Per questo
l'Emilia-Romagna ha deciso di potenziare la sua rete di
defibrillatori automatici esterni (Dae) e ha finanziato con un
milione e mezzo di euro l'acquisto da parte delle Aziende
sanitarie di circa mille nuovi dispositivi.
L'annuncio - con tanto di dimostrazione pratica di utilizzo
davanti alle telecamere - è stato fatto oggi dall'assessore alla
Salute Raffaele Donini insieme al coordinatore della rete
regionale dell'emergenza 118, Antonio Pastori.
L'obiettivo è incentivare l'utilizzo dei Dae al di fuori
dalle aree ospedaliere dove più frequentemente si verifica un
arresto cardiaco. Grazie a questo investimento i dispositivi,
completi di teca per il contenimento e spese di manutenzione,
saranno poi dati in comodato gratuito o in altre forme di
concessione ad enti, società o associazioni territoriali. Le
stesse Aziende elaboreranno piani autonomi per la collocazione
delle attrezzature sulla base delle necessità e caratteristiche
dei territori.
Oggi in Emilia-Romagna sono già disponibili 8.385
defibrillatori automatici o semiautomatici esterni (di cui 393
su mezzi mobili) accessibili fuori dagli ospedali, con una
crescita di oltre il 12% rispetto al 2023, ha detto Donini. Sono
installati principalmente presso imprese private (2.224),
impianti sportivi (1.742), luoghi pubblici (1.418) e scuole
(936).
"Ma i defibrillatori da soli non bastano - ha sottolineato
Donini - Per questo in Emilia-Romagna abbiamo già mezzo milione
di persone formate all'utilizzo dei Dae e oltre 23mila cittadini
che hanno scaricato la app e vengono allertati in caso di
emergenza nelle vicinanze". (ANSA).
In E-R saranno 10mila i defibrillatori automatici entro il 2024
Dalla Regione 1,5 milioni e presto altri fondi per 753mila euro