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Morto Toneatto, presidente Cardiotrapiantati Italia

Sinagra, una vita per la cultura del dono

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 14 OTT - Nevio era una persona buona, determinata e generosa, creativo nel pianificare iniziative di promozione della salute e cultura del dono ed instancabile nel sostenere a livello istituzionale la necessità di soluzioni ai bisogni concreti dei malati trapiantati. E' il ricordo che dello scomparso Nevio Toneatto, imprenditore, animatore di tante attività, presidente dell'Associazione Cardiotrapiantati d'Italia, ha espresso Gianfranco Sinagra, cardiologo e amico, che lo ebbe in cura a Trieste nella prima fase della malattia.
    Nevio Toneatto, "una vita per la cultura del dono", ha sempre invitato all'impegno per mantenersi in salute con stili di vita sani e l'attività fisica e sportiva. Nel 2018 portò a Lignano i campionati europei dei trapiantati di cuore e polmoni, un'olimpiade per riaffermare la conquista piena della vita.
    "Facciamo nostro il suo invito per una cultura della donazione promotrice di vita. Siamo grati a tutti i sanitari che lo hanno curato ed abbracciamo con affetto Francesca che nel ricordarlo con infinito amore ha affermato 'il mio eroe con tre cuori, quello di nascita e quelli donati: tutti meravigliosi'", auspica Sinagra.
    Toneatto aveva vissuto una lunga fase di cure avanzate al "Centro Trapianti di Cuore UD-Livi-Vendramin, dopo essere stato a Trieste. Anni fa scriveva: "A 33 anni una banale influenza ha condizionato indelebilmente la mia vita. Il mio cuore, colpa di un virus incattivito, si è ingrossato ed ha iniziato ad essere poco efficiente". Erano seguiti 12 anni di cure che gli hanno consentito di "convivere con uno scompenso che man mano diventava più importante" fino a quando si era reso indispensabile un trapianto di cuore che avviò "un calvario di 10 mesi" di attesa con gli "ultimi tre che sono stati un tormento infinito, attaccato ad una macchina che mi permetteva di sopravvivere". Dopo il trapianto, sono passati più di 16 anni. Infine, invitò "tutti i giovani e meno giovani" ad andare in Comune a rinnovare la Carta d'Identità rispondendo "SI alla domanda di diventare donatore". (ANSA).
   

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