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Controlli Nas su canili e pet food, più di 1 mln le violazioni

Gemmato, "Grazie a Sinac stretta movimentazioni e tracciabilità"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Carenze igienico-strutturali ed autorizzative degli ambienti destinati al ricovero, maltrattamenti, omessa registrazione degli animali all'anagrafe canina, gestione irregolare dei farmaci. Sono solo alcuni degli esiti delle attività di controllo dei Carabinieri Nas su canili, strutture ricettive e pet shop del territorio nazionale, al fine di accertarne la corretta conduzione e difendere gli animali da compagnia da comportamenti finalizzati a conseguire profitti illeciti. I dati della campagna sono stati presentati oggi in conferenza stampa alla Camera dal generale Raffaele Covetti, Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, alla presenza del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, i deputati Rita Dalla Chiesa e Michela Vittoria Brambilla, Presidente Intergruppo Parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell'Ambiente.
    Nel complesso, sono stati effettuati 1.210 controlli: 218 gli esiti non conformi, 31 le infrazioni penali e 287 le amministrative, per un totale di più di un milione e 500 mila violazioni contestate. A soffrirne soprattutto gli animali: ne sono stati sequestrati più di mille capi. Per quanto riguarda gli alimenti a loro destinati, sono state sequestrate più di 2mila confezioni, a queste si aggiungono 99 confezioni di farmaci a loro destinati (molti con obbligo di prescrizione ma senza ricetta medica o scaduti), mentre 20 sono state le chiusure delle strutture non in regola sul territorio nazionale per un valore sequestri totale di 4.665.205. Per Marcello Gemmato, "dietro la gestione dei canili si possono sviluppare interessi enormi con gestione fraudolenta, a danno degli animali. Sono strutture di sofferenza, una catena che va spezzata con controlli. Grazie all'anagrafe Sinac abbiamo dato una stretta sulle movimentazioni di pet e capillare tracciabilità di ogni animale, con possibilità di inserire i dati relativi alle adozioni, valorizzando le informazioni minime obbligatorie", conclude. (ANSA).
   

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