Rubriche

==Ainis, giudici comunisti? No, norme spettacolo

'Le leggi interne in contrasto con regole Ue scritte sull'acqua'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 NOV - "Il governo pensava di uscire da questa situazione con un esercizio muscolare, ma non sapeva di avere i muscoli sgonfi: il decreto legge è una soluzione che non sta in piedi". Lo afferma il giurista Michele Ainis, intervistato dal Fatto quotidiano in merito al decreto sui Paesi sicuri e ai pronunciamenti dei tribunali di questi giorni. "Le leggi interne contrastanti con le regole comunitarie sono scritte sull'acqua", sostiene Ainis.
    Per il giurista "avevamo già un decreto interministeriale che compilava un elenco di 22 paesi sicuri, quello disapplicato dal Tribunale di Roma. La scelta di ribadirlo con un decreto legge è bizzarra e non ha spostato di un millimetro la realtà dei fatti.
    Il decreto legge e il decreto interministeriale sono due norme interne: se in contrasto con il diritto europeo, il giudice non può fare finta di nulla".
    Secondo Ainis "La politica è diventata una forma di spettacolo: non conta tanto l'effetto giuridico, ma l'effetto politico sull'opinione pubblica. Prenda i decreti Sicurezza: un campionario di nuovi reati e aumento delle pene, un'esibizione muscolare che non risolve nulla. C'erano già 35 mila reati in circolo? Diventeranno 35 mila e uno, con pene più gravi. Si fanno leggi per dire 'io l'ho fatto'". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it