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Car-T 'nuova realtà di cura', campagna Ail su terapie cellulari

A 5 anni dall'arrivo in Italia trattati oltre 1.400 pazienti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 NOV - A cinque anni dall'arrivo in Italia della prima terapia genica anticancro, le Car-T sono oramai una realtà ben presente nella pratica clinica di numerosi centri italiani'. Diventate un nuovo paradigma di cura per alcuni tumori del sangue, aggressivi e refrattari, e motivo di speranza per i pazienti dopo tanti fallimenti, fanno parte di un "'viaggio nel futuro' appena iniziato". Se infatti "da un lato aumenta il numero delle Car-T cells autorizzate in oncologia e onco-ematologia e nei laboratori di tutto il mondo la ricerca scientifica avanza velocemente, dall'altro le Car-T, come le conosciamo oggi sono solo il primo passo su un cammino in profonda evoluzione e con molti interrogativi a cui dare risposte". In questa prospettiva Ail - Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, ha deciso di riprendere, da Milano, il 'viaggio' di Car-T - Il futuro è già qui, campagna itinerante e online nata nel 2021, per informare pazienti, familiari, caregiver e specialisti, e migliorare la conoscenza, l'accesso e la gestione dei trattamenti, con uno sguardo alle esperienze cliniche maturate, ai successi dei pazienti trattati e ai futuri ambiti di applicazione.
    "L'arrivo delle Car-T in Italia - sottolinea Giuseppe Toro, presidente dell'Ail - è stato atteso per lungo tempo e quando finalmente queste terapie si sono rese disponibili hanno generato molte aspettative e domande. Ail ha subito avvertito la necessità di scendere in campo con una informazione chiara e corretta: è nata così la campagna 'Car-T - Destinazione futuro', ideata con l'obiettivo di fare educazione su queste innovative terapie cellulari".
    In Italia fino ad oggi sono stati trattati più di 1.400 pazienti, tanti considerato che la prima somministrazione risale al 2019 e che per un lungo periodo solo un centro presso l'Istituto nazionale dei tumori di Milano è stato autorizzato ad effettuare questi trattamenti. Attualmente sono circa 30 i centri abilitati sul territorio nazionale e, di questi, 10 in Lombardia. Sta maturando anche l'esperienza nell'utilizzo e nella gestione delle terapie Car-T e si accumulano evidenze e dati clinici. "Già oggi il 50% circa delle leucemie linfoblastiche acute ed il 40% dei linfomi a grandi cellule B vengono guariti da questa terapia - dichiara Paolo Corradini, Direttore Divisione di Ematologia, Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano -. Le cellule Car-T sono una delle strategie più innovative e promettenti per il trattamento delle patologie ematologiche refrattarie. Le Car-T dimostrano di funzionare laddove non funzionava più niente".
    (ANSA).
   

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