"Non si può pensare di potenziare la medicina territoriale dimenticando il Sistema di Emergenza 118, che della medicina territoriale è diretta espressione istituzionale, in quanto specifico Livello Essenziale di Assistenza (Lea) sancito dal legislatore". Così Mario Balzanelli presidente Nazionale Sis 118 in una nota, commentando la riforma della Medicina del Territorio (Dm 77). Per avvicinare in modo capillare le cure e l'assistenza sanitaria alle persone, per Balzanelli occorre anche "restituire alla cittadinanza la possibilità di accedere direttamente al Sistema dell'Emergenza Sanitaria mediante il numero 118 - continua - perché il doppio passaggio tra Centrale Operativa 112 e Centrale Operativa 118 fa perdere tempo e quindi può rallentare il soccorso". E' necessario inoltre, "dotare il Sistema 118 di un modello organizzativo dipartimentale, dotato di Centrale Operativa, dimensionato su base provinciale, che ne riconosca i parametri oggettivi di elevata complessità gestionale e che, attraverso il comitato di dipartimento, renda protagonisti anche di alcuni aspetti essenziali della gestione i suoi operatori". I Punti di Primo Intervento del 118, quali strutture territoriali "intermedie", dovrebbero poi essere collocati nelle Case della Salute e negli Ospedali di Comunità, "in grado di gestire in modo esperto il primo soccorso avanzato non solo in caso di emergenza-urgenza ma anche di acuzie minore, mentre documentiamo, contestualmente, come gli stessi possano fare da filtro imponente agli accessi impropri al Pronto Soccorso provvedendo a visitare, trattare e rinviare al domicilio almeno il 96% di tutti i pazienti quotidianamente afferiti".
Oltre ad aumentare il parco ambulanze, "restano da rivedere i contratti dei medici dell'emergenza territoriale, ormai ampiamente in fuga nella maggior parte delle regioni, e riconoscere le indennità specifiche di rischio ambientale e biologico a medici, infermieri e autisti- soccorritori". Tra le priorità indicate da Balzanelli, infine, "dotare le Centrali Operative 118 delle più elevate tecnologie in tema di telemedicina e di intelligenza artificiale, in modo che possano connettersi, in tempo reale, con i vari scenari critici del soccorso", conclude.
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