(ANSA) - NAPOLI, 16 DIC - Quando la robotica diventa
letteratura. Il reparto di Urologia ha pubblicato sulla
prestigiosa rivista British Journal of Urology International, il
primo lavoro europeo sulla nefroureterectomia robotica eseguita
con la piattaforma Da Vinci Single Port.
Questo risultato è reso ancora più significativo dal fatto che
il Pascale è stato uno dei primi centri in Europa e in assoluto
il primo in Italia a dotarsi del nuovo robot Da Vinci Single
Port, una piattaforma tecnologica all'avanguardia, introdotta
sul mercato europeo solo da pochi mesi.
"La piattaforma Da Vinci SP - spiega Perdonà - rappresenta un
significativo progresso nella chirurgia robotica, consentendo
l'accesso attraverso un'unica piccola incisione. Questo
approccio monoportale offre svariati vantaggi rispetto alle
tecniche tradizionali multiportali. Innanzitutto, la riduzione
del numero di incisioni comporta un minore trauma chirurgico per
il paziente, facilitando un recupero più rapido e un potenziale
ridotto rischio di complicanze post-operatorie. Inoltre, la
singola incisione migliora l'estetica post-operatoria, un
fattore sempre più rilevante per i pazienti. L'intervento di
nefroureterectomia robotica, oltre a rappresentare una sfida
tecnica di altissimo livello, incarna perfettamente lo spirito
del nostro Istituto: unire l'eccellenza clinica alla ricerca
scientifica per migliorare continuamente le cure offerte ai
pazienti. Un risultato frutto di un impegno costante e della
sinergia tra clinica e ricerca".
La piattaforma Da Vinci SP garantisce anche una maggiore
precisione grazie alla visione tridimensionale ad alta
definizione e strumenti robotici avanzati che permettono
movimenti complessi in spazi ridotti. Queste caratteristiche
sono particolarmente importanti in interventi come la
nefroureterectomia, dove la precisione è cruciale per rimuovere
completamente il rene e l'uretere senza danneggiare i tessuti
circostanti.
"La pubblicazione di uno dei primi lavori scientifici
sull'utilizzo del Single Port in
Europa - dice il commissario straordinario dell'Irccs
partenopeo, Maurizio di Mauro - rappresenta non solo un
riconoscimento per il lavoro svolto dal reparto di Urologia, ma
anche una testimonianza tangibile del valore e della visione
innovativa del nostro Istituto. La robotica è entrata a pieno
regime nelle nostre sale operatorie e non solo per gli
interventi urologici, ma di tutte le patologie da noi trattate,
dalla ginecologia all'addome ai polmoni, ai tumori testa collo".
(ANSA).
Pascale pubblica primo lavoro europeo sulla nefrouretecrectomia
Quando la robotica entra nei libri scientifici