Rubriche

Al Mauriziano di Torino il primo ambulatorio per pazienti con distrofia muscolare di Duchennem

Potranno effettuare in un'unica giornata tutti gli esami

Redazione Ansa

Potranno effettuare in un'unica giornata tutti i controlli e gli esami periodici in ambito sia respiratorio che cardiologico. All'ospedale Mauriziano di Torino è stato avviato il per i pazienti con distrofia muscolare di Duchennem (Dmd) il primo ambulatorio multispecialistico delle complicanze croniche respiratorie e cardiologiche che diventerà un punto di riferimento nazionale per questa patologia genetica rara, che colpisce un migliaio di persone in Italia.

    L'ambulatorio è stato realizzato con l'associazione di pazienti 'Parent Project' "Al Mauriziano - spiega Fabrizio Racca, direttore della Struttura di Anestesia e Rianimazione generale, che si occupa di questa patologia da circa 20 anni - i pazienti seguiti dal servizio possono effettuare in un'unica giornata tutti i controlli periodici necessari in ambito sia respiratorio sia cardiologico. In media, il Day Service si svolge due volte all'anno per ogni paziente e riguarda un totale di circa 50-60 pazienti all'anno".

    "La prevenzione delle complicanze respiratorie e cardiache è un aspetto fondamentale della presa in carico nei pazienti giovani e adulti che convivono con la Duchenne - aggiunge Racca -. In questo senso, oltre alla Direzione sanitaria del Mauriziano, che ha accolto il progetto, sottolineo il grande contributo della Struttura di Pneumologia diretta da Roberto Prota e della Struttura di Cardiologia diretta da Giuseppe Musumeci, tasselli fondamentali nel mosaico di cura dei nostri pazienti".

    Le unità del Mauriziano operative sul progetto sono quelle di Anestesia e Rianimazione Generale, che svolge il ruolo di capofila, Pneumologia, Cardiologia, Riabilitazione e rieducazione funzionale. Il Day Service vede coinvolte numerose professionalità: anestesista/rianimatore, pneumologo, tecnico di fisiologia respiratoria, cardiologo, fisiatra e fisioterapista.

    Un obiettivo secondario del progetto è quello di implementare un'offerta chirurgica multispecialistica specifica, attenta alle necessità dei pazienti con Dmd.  

Leggi l'articolo completo su ANSA.it