ROMA - Ballare protegge il cervello dagli effetti dell'invecchiamento, e rallenta il declino della sua 'velocità di esecuzione' più di altri tipi di esercizio. Lo afferma uno studio dell'università dell'Illinois, pubblicato da Frontiers in Aging Neuroscience.
I ricercatori hanno arruolato 174 persone anziane tra i 60 e gli 80 anni, tutte in buona salute ma sedentarie, sia maschi che femmine, sottoponendole a test sulle capacità mentali, compreso uno scan del cervello con una risonanza.
I volontari sono stati poi divisi in tre gruppi: al primo era assegnato a un programma di camminata veloce per un'ora tre volte alla settimana, al secondo stretching ed esercizi leggeri, e al terzo un corso di danza country, con coreografie sempre più complicate.
Dopo sei mesi i volontari sono stati sottoposti di nuovo ai test, e solo i 'ballerini' hanno mostrato un miglioramento nella densità della materia bianca nella fornice, una parte del cervello coinvolta nella velocità di elaborazione delle informazioni e nella memoria.
"Sembra - scrivono gli autori - che lo sforzo cognitivo richiesto dalla danza riesca a influenzare la biochimica del tessuto cerebrale. Il messaggio dello studio è che il movimento è fondamentale per le performance del cervello, e forse la danza è l'esercizio più efficace".