Un terzo degli italiani ammette di essere dipendente dalla tecnologia, la fascia d'età maggiormente interessata è quella dei trentenni. A livello internazionale sono invece gli adolescenti.
Nel nostro paese, come negli altri coinvolti, non ci sono differenze significative tra uomini e donne ma particolarità per reddito e fasce d'età. Dopo trentenni (37%) e teenager (35%), i più colpiti dalla dipendenza sono i quarantenni con il 34% mentre la fascia 20-29 anni è al quarto posto con il 32%. Come succede anche a livello internazionale, le persone 'over 60' sono quelle che hanno meno problemi (18%) con la dipendenza.
Guardando al reddito, in Italia le persone che fanno più fatica a mettere in pratica il 'digital detox' sono quelle a reddito medio-alto (32%) e basso (31%) mentre la fascia ad alto reddito è quella che ha meno problemi in assoluto (27%).
L'esatto contrario di quello che succede nel resto del mondo. A livello globale, la Cina ha in assoluto la percentuale più alta di persone (43%) che dichiara di avere problemi a staccarsi dalla tecnologia, seguita da America latina (Brasile 42%, Argentina 40%, Messico 38%) e Stati Uniti (31%). Al contrario, la Germania ha la percentuale più alta (35%) di persone fortemente in disaccordo con l'idea che sia difficile fare una pausa dalla tecnologia. Seguono i Paesi Bassi (30%), il Belgio (28%), Canada e Russia (entrambi con il 27%).
Un terzo degli italiani ammette dipendenza da tecnologia
Gfk, più colpiti i 30enni, a livello globale gli adolescenti