ROMA - Può essere pericoloso al punto da provocare il cancro ai polmoni anche il cosiddetto 'fumo di terza mano', ossia le sostanze derivate dal fumo che si depositano su superfici come tende e tappeti. Lo indicano test condotti negli Stati Uniti, dal National Lawrence Berkeley Laboratory, i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Clinical Science.
Lo studio spiega che alcune delle sostanze derivate dal fumo che si vanno a depositare sulle superfici, interagiscono con le molecole dell'aria creando un mix tossico che include composti in grado di danneggiare il Dna fino a provocare tumori. I test condotti sui topi hanno dimostrato che a 40 settimane dall'ultima esposizione gli animali hanno mostrato un'aumentata incidenza di cancro ai polmoni.
Studi condotti negli Stati Uniti e anche in Cina hanno confermato che la presenza di fumo di terza mano negli ambienti interni è diffusa e che i metodi di pulizia tradizionali non sono efficaci nel rimuoverlo. Poiché l'esposizione si può verificare attraverso l'inalazione, l'ingestione o l'assorbimento attraverso la pelle, sono vulnerabili anche i bambini che gattonano e mettono oggetti in bocca e hanno dunque maggiori probabilità di venire a contatto con superfici contaminate.
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